Vino biologico o biodinamico?
Continua la grande crescita del vino biologico e l’Italia conferma il suo ruolo da protagonista del settore bio.
Il vino biologico è quello che nasce da uve coltivate con metodi di agricoltura senza sostanze chimiche di sintesi e senza Ogm. Inoltre il processo di vinificazione avviene utilizzando solo prodotti enologici e i processi autorizzati dal regolamento 203/2012, evitando l’aggiunta di sostanze chimiche usate abitualmente per correggere il vino.
Ma se il vino biologico segue le norme dell’agricoltura biologica, il vino biodinamico è ottenuto da un’agricoltura biodinamica.
Questa nicchia dell’agricoltura è regolamentata dall’associazione Demeter. L’agricoltura biodinamica si basa sul rispetto del corso naturale della natura, in particolare delle fasi lunari, e delle sue risorse, oltre che sull’utilizzo di preparati biodinamici (che sono dei compost naturali) in determinate fasi dell’anno.
Il risultato saranno piante naturalmente sane, di alta qualità e in grado di difendersi autonomamente dai parassiti. Così come il vino biologico, anche il vino biodinamico non azzera i solfiti ma li limita ulteriormente.
Queste due categorie di vino, fanno parte dei dei vini green. Esistono poi ulteriori coltivazioni che fanno nascere diverse tipologie di vino come i vini liberi, i vini naturali o a triple A.
In ogni caso, per un vino biologico e anche per un vino biodinamico, la conservazione sarà la stessa di un vino classico.
Dovremmo quindi stare attenti ad avere una temperatura costante, tenere le bottiglie lontano dai raggi UV, evitare le vibrazioni e i forti odori.
Ecco che anche in questo caso le cantinette vino Datron diventano perfette per conservare il vino nelle migliori condizioni.
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