Il decanter è un accessorio irrinunciabile per chiunque si professi un vero amante del vino. Nello specifico, questo contenitore è apprezzato sia per la sua funzione sia per la sua estetica curata. Si tratta infatti di un recipiente dalla forma slanciata e sinuosa, spesso realizzato in vetro soffiato o in cristallo.
Il decanter viene utilizzato per far prendere aria ad alcuni tipi di vino e per favorire il deposito dei sedimenti. Grazie alla sua base ampia, una volta che vi viene versato all’interno il vino, questo può ossigenarsi e sprigionare tutti i suoi aromi. Non serve ovviamente per la conservazione di medio e lungo periodo, perché a quello sono deputate le cantinette vino.
Che cos’è il decanter e a che cosa serve esattamente?
Andiamo a conoscere più da vicino questo accessorio. Il decanter è, insieme al calice giusto, un elemento imprescindibile per poter apprezzare al meglio le caratteristiche di un buon vino. Questo contenitore entra in gioco, in particolare, nelle fasi che precedono la degustazione e svolge un ruolo fondamentale nella preparazione del vino prima del suo servizio.
La principale funzione del decanter è quella di permettere il deposito dei sedimenti nei vini invecchiati in botti di legno. Quando si apre una bottiglia di vino rosso che ha subito un invecchiamento di almeno 5 anni, è infatti consigliabile fare un passaggio in un decanter, in modo che i sedimenti che si sono depositati sul fondo o sul fianco della bottiglia si separino dal liquido e non alterino l’esperienza di degustazione.
In secondo luogo, il decanter permette di far ossigenare il vino. Ciò favorisce l’espressione della ricchezza del bouquet aromatico, tanto nei vini più giovani quanto in quelli più invecchiati.
È importante notare che non tutti i vini traggono vantaggio dall’uso del decanter. In genere, è consigliato per i vini rossi strutturati, come il Cabernet Sauvignon o il Barolo, e per i vini invecchiati. I vini leggeri e giovani, come il Pinot Nero, invece, potrebbero essere serviti direttamente senza che sia necessario fare un passaggio nel decanter.
Versare il vino nel decanter può essere utile anche per i vini rosé, così da eliminare i sentori di solfito che si possono percepire subito dopo l’apertura della bottiglia. È invece superfluo farlo per i vini bianchi, che non hanno bisogno di ossigenazione.
La scelta di utilizzare questo accessorio dipende dunque dal tipo di vino che si vuole consumare e dal suo grado di invecchiamento.
Oltre a svolgere un’importante funzione pratica, il decanter può essere visto anche come un elegante elemento decorativo. La sua forma caratteristica e le sue linee morbide fanno sì che, quando viene sistemato sul tavolo, attiri gli sguardi e aggiunga un tocco di raffinatezza e di classe all’ambiente.
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Quando è utile usare un decanter?
Il decanter è uno strumento prezioso a disposizione di sommelier e di appassionati del mondo del vino. Se si ha intenzione di consumare un vino rosso importante, con un periodo di maturazione di bottiglia di almeno 5 anni, è praticamente d’obbligo l’uso di tale accessorio. Il tempo di permanenza all’interno di questo contenitore varia a seconda delle caratteristiche del vino stesso e va da un minimo di 30 minuti, per i vini più giovani, fino a qualche ora, per i vini più invecchiati.
Per versare correttamente il vino nel decanter, bisogna inclinare leggermente la bottiglia e versare poco liquido lungo le pareti del contenitore stesso. Una volta bagnate le pareti del recipiente, si può procedere con lo svuotamento graduale della bottiglia, avendo cura che il vino scivoli delicatamente.
Il periodo di permanenza nell’accessorio permette al vino di respirare, liberando così i suoi aromi più complessi e migliorando notevolmente la sua espressione.
Come scegliere un buon decanter per il vino?
La scelta del decanter per il vino è un passo importante per migliorare l’esperienza di degustazione. Per trovare il prodotto perfetto, ci sono diversi aspetti da considerare.
In primo luogo, bisogna decidere in che materiale si vuole che sia realizzato il decanter. La soluzione più comune è il vetro, ma sono frequenti anche i modelli in cristallo. Il vetro è una scelta pratica ed economica, mentre il cristallo è noto per la sua eleganza e per la sua capacità di esaltare la lucentezza del vino.
In secondo luogo, è importante definire la capacità di questo contenitore. Sul mercato, sono disponibili vari modelli, in diverse dimensioni. Esistono infatti quelli più piccoli, che sono perfetti per i vini giovani e freschi, per arrivare a quelli più grandi, che sono più adatti per i vini invecchiati.
La forma del decanter non influenza solo l’estetica, ma anche la facilità di utilizzo e l’efficacia dello strumento. Si possono prendere in considerazione i recipienti slanciati con un collo lungo e stretto o quelli più ampi e con forme originali. A seconda della forma scelta, varia anche il grado di ossigenazione del vino e il modo in cui appare il liquido quando viene servito a tavola.
In linea generale, i decanter con collo stretto sono ideali per vini invecchiati e complessi, poiché ne preservano meglio gli aromi. Al contrario, i decanter con un collo più ampio sono adatti per i vini giovani, che beneficiano in tal modo di una maggiore aerazione.
Infine, è importante considerare la maneggevolezza dello strumento. Un contenitore di vino dovrebbe essere facile da impugnare, versare e pulire. Il modello perfetto deve essere comodo da tenere in mano e deve avere un collo sufficientemente largo, così da consentire un facile versamento del vino.
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