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Chianti Classico: come conservarlo? Come servirlo?

Come servire il Chianti Classico?

Il Chianti Classico è un vino straordinario che, assieme al fratello Chianti, al Brunello di Montalcino e al Sassicaia, rappresenta il top della produzione enologica della Toscana. Le sue caratteristiche uniche sono dovute all’uso di uve autoctone e alla coltivazione in terreni collinari che sono ricchi di argille e di calcare.

Per la produzione di Chianti Classico, si utilizza principalmente l’uva Sangiovese, che è il vitigno più emblematico della regione. Secondo il disciplinare di produzione, questo prodotto vitivinicolo può essere ottenuto da Sangiovese puro oppure da una miscela di Sangiovese e di altre uve a bacca rossa, che possono arrivare fino al 20% del suo totale.

Sentendo parlare di Chianti Classico, i meno esperti potranno confonderlo con il Chianti. Anche se condividono il nome, si tratta di vini diversi, entrambi tutelati da una DOCG. A distinguere tra Chianti e Chianti Classico è la zona di produzione. Il Chianti Classico viene infatti prodotto nella regione storica del Chianti, situata nel cuore della Toscana, tra le province di Firenze e di Siena. Viene denominato come Chianti, invece, il vino prodotto nel resto della Toscana. Anche se questa differenza geografica sembrerebbe poco rilevante, in realtà fa sì che i due vini abbiano ciascuno un gusto unico, quindi ben distinto.

Come conservare il Chianti Classico?

Come servire il Chianti Classico?

Per gustare appieno il Chianti Classico è importante rispettare alcune regole per il servizio, in modo da esaltarne profumi e sapori. In primo luogo, bisogna controllare la temperatura di servizio. La temperatura ideale per questo vino è intorno ai 18-20 gradi Celsius.

La scelta del bicchiere è altrettanto importante. Per apprezzare al meglio gli aromi del Chianti Classico, è consigliabile optare per un calice di vino rosso dalla forma ampia. Un bicchiere tipo ballon, ad esempio, permette di concentrare gli aromi del prodotto, così da apprezzarne tutta la complessità.

Prima di procedere con la degustazione, è bene aprire la bottiglia almeno due ore prima del consumo. Questo tempo permette al vino di respirare, lasciando che il Chianti Classico si ossigeni gradualmente e, pian piano, sviluppi tutti i suoi profumi. Se si desidera esaltare ulteriormente gli aromi del vino si può considerare l’idea di passare il prodotto in un decanter per circa 30 minuti prima di servirlo. In questo modo, gli eventuali sedimenti si separeranno dal vino e si potrà apprezzare il prodotto in tutta la sua limpidezza e freschezza.

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Tutti i migliori consigli per guastare al meglio il Chianti Classico

Come degustare il Chianti Classico?

La degustazione di questo vino così pregiato può essere distinta in tre fasi: l’analisi visiva, l’analisi olfattiva e l’analisi gustativa.

Per prima cosa, è consigliabile osservare il vino nel bicchiere. Di norma, il Chianti Classico si presenta con un colore rosso rubino brillante, che tende al granato con l’invecchiamento. Inclinando leggermente il bicchiere e osservandolo in controluce, si potrà notare la presenza di sfumature violacee o aranciate, che dipendono dal tipo di uve utilizzate e dalla durata dell’invecchiamento.

Una volta completata l’analisi visiva, arriva il momento di avvicinare il naso al bicchiere e di inspirare delicatamente gli aromi del prodotto. Questo vino dalla struttura complessa colpisce subito per i suoi profumi articolati e avvolgenti. Al naso, arrivano subito i sentori di frutti rossi, accompagnati da note floreali e da sfumature lievemente speziate.

All’assaggio, il Chianti Classico si presenta come un vino corposo, dalla struttura importante e dalla spiccata tannicità. Per apprezzare tutto il gusto di questo vino eccezionale, è importante fare piccoli sorsi e lasciare che il liquido stimoli le papille gustative.

Per riassumere in poche parole, il Chianti Classico è un vino dalla forte personalità, che si abbina molto bene ai piatti tipici della cucina toscana, a partire dalla ribollita per finire con la bistecca alla fiorentina, passando per la pasta al ragù di cinghiale e per i pici all’aglione. In generale, si tratta di un vino che si sposa bene con le preparazioni a base di carne rossa, con la cacciagione, con i formaggi stagionati e con i piatti a base di funghi e di tartufo.

Quali sono le regole da seguire per conservare al meglio il Chianti Classico?

La corretta conservazione del Chianti Classico è essenziale per preservare la sua qualità nel tempo. Per farlo, è importante tenere in considerazione alcune indicazioni, di cui ora diremo.

Per prima cosa, bisogna ricordare che il Chianti Classico deve essere conservato a una temperatura costante, idealmente intorno ai 12-16 gradi Celsius. Inoltre, è importante conservare le bottiglie in un ambiente con un’umidità relativa del 70-75%. Questo tasso di umidità evita che il tappo si secchi e protegge il vino dall’ossidazione.

È fondamentale anche conservare le bottiglie in posizione orizzontale, al riparo dalla luce diretta del sole e da fonti luminose intense, che potrebbero danneggiare il prodotto. Allo stesso modo e per gli stessi motivi, è necessario proteggere il vino dalle vibrazioni meccaniche.

Per una conservazione domestica ideale, si può considerare l’uso di una cantinetta di design. Questi elettrodomestici offrono le condizioni perfette per conservare le bottiglie. A seconda delle proprie esigenze, è possibile scegliere tra una cantinetta con un’unica temperatura o con una a doppia temperatura. La prima è adatta se si intende conservare solo i vini rossi o i vini bianchi, mentre la seconda è perfetta se si desiderano mantenere entrambe le tipologie di vini alle relative temperature ottimali.

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